venerdì 6 giugno 2008

Dimenticati ed Irreperibili - Reportage

Scrivo con enorme ritardo, e me ne scuso, questo reportage sull'incontro culturare "Dimenticati ed irreperibili" svoltosi a Napoli Comicon 2008.

Dimenticati ed Irreperibili
Incontro culturale sull'animazione Giapponese di difficile reperibilità

Napoli Comicon 2008


L'incontro, a cui hanno partecipato anche Carlo Cavazzoni "Product Manager" di Dynit e Roberta Ponticiello "Programming Coordinator" di Mtv è andato tutto sommato abbastanza bene, anche se devo ammettere che il pubblico è stato inferiore alle mie aspettative, ma questo è più da imputarsi alla collocazione temporale scomoda, erano le 8 di sera, e dell'illustre "avversario" con cui dividevamo lo stesso time slot, ovvero Dave McKean. Si è trattato comunque di una esperienza molto interessante, sopratutto per gli interventi di Roberta e Carlo che hanno permesso di scoprire due lati dell'animazione giapponese che di solito non vengono presi in considerazione dai fan ovvero quello di una responsabile di programmazione televisiva, Roberta, e quello più prettamente commerciale, ovvero Carlo. Purtroppo ci sono degli scogli terrificanti con cui bisogna fare i conti se si vuole portare certi prodotti di animazione e non stiamo parlando del Fansub. Il punto focale della questione, che coincide con il punto finale a cui siamo arrivati durante l'incontro è la mancanza in Italia di cultura sull'animazione. Non solo Giapponese, ma di animazione in senso lato. Un prodotto come "白蛇伝 - Hakujaden" uscito nel 1958 dovrebbe interessare tutti gli appassionati di anime, ma anche quelli di animazione in generale visto che si tratta di un anime importantissimo dal punto di vista storico, visto che attorno ad esso si è creata la famosa Toei. La risultante però di questa mancanza di cultura e diciamolo, anche di interesse, è che tutto ciò che più vecchio di 10 anni è considerato vecchiume e che molte cose uscite di recente sono considerate ultra originali, quando per il pubblico giapponese non lo sono assolutamente. Intendiamoci però, la situazione è comunque un cane che si morde la coda. Dove non c'è domanda non c'è mercato e viceversa. Determinati prodotti richiedono uno sforzo produttivo non indifferente per essere riportati alla luce tra ricerca dei diritti (dal costo molte volte tutt'altro che bassi), ricerca dei doppiaggi storici e creazione di un'opera di ricostruzione filologica che non viene compensanto da un'interesse tale che possa rendere appetibile una tale operazione. Del resto a chi fregherebbe di "Dōbutsu Takarajima (どうぶつ宝島) arrivato da noi con il titolo de "Gli allegri pirati dell'isola del tesoro" visto che si porta sul groppone quasi quaranta anni e che è l'ultimo lavoro della Toeri dove è possibile notare la mano di Miyazaki Hayao? Non mi illudo, se un leone d'oro alla carriera, un orso d'oro e un oscar non hanno fatto interessare a Miyazaki mi chiedo cosa possa farlo... Ovviamente questo discorso riguarda autori comunque esteri, ma ovvamente se non si riesce prima ad apprezzare tutti i talenti di casa nostra (Bozzetto? Paul Campani? Cavandoli?) mi chiedo come ci si può lanciare in uno sperticato e cieco esterofilismo che ci porta solo a scimmiottare determinati stili senza la mediazione della propria cultura.

Alcune foto dell'incontro



Alcuni estratti filmati dell'incontro

Parte 1



Parte 2




Parte 3


1 commento:

Rosario Scollo ha detto...

ciò vuol dire che il fandom sarà ancora insostituibile per la scoperta di capolavori inediti in Italia, peccato che non si possa fare nulla per la pubblicazione di prodotti d'animazione d'autore che meritano l'attenzione dell'appassionato