domenica 7 settembre 2008

osrevni'lla eseap li, enoppaiG

Il titolo recita al contrario "Giappone, il paese all'inverso". Il titolo, scritto in quel modo, era assolutamente dovuto visto e considerato ciò che negli ultimi tempi sta accadendo nel paese del sol levante. Il videogioco della EA "Dead Space", un survival horror di produzione occidentale, sarà bandito in Germania, Cina e Giappone. Il fatto che sia bandito in Germania e Cina non stupisce. La Germania ha bandito da tempo i videogiochi violenti (giochi come Gears of War e dead Rising sono banditi dal suolo germanico), mentre la Cina ha il ben conosciuto controllo dei media. Quello che stupisce è il Giappone. Ma come è possibile che un gioco sì violento, ma comunque meno di tanti altri giochi provenienti dal Giappone, incontri tale destino? Eppure non è il primo caso. Gli unici due eventi che mi vengono in mente sono entrambi giochi Capcom. Il primo evento che mi viene in mente è stato con "Resident Evil 4", commercializzato in Germania e Giappone in una versione STRA-censurata, il secondo è "No More Heroes", le cui versioni Giapponesi ed Europee sono censurate e stranamente la versione usa no. Ora, Dead Space è un survival horror da ambientazione fantascientifica, violento ed inquietante, ma non è niente rispetto a ciò che è normalmente pubblicato o rappresentato in Giappone. Ondata moralista o semplice odio Gaijin? Boh...

Giusto per dire, questa è un confronto tra le cut scene di "No More Heroes".



Certo, la cut scene è esattamente la stessa, ma la presenza di sangue è parte della malata ambientazione di "No More Heroes".

Ps. Giusto per dire, una cosa del genere non me lo sarei mai aspettato dalla nazione che pubblica il fumetto "Mai Chan Daily Life" dove una governante viene costretta a macellare il proprio braccio ed a cucinarlo per degli affamati invitati.


Pps. Ho appena controllato la notizia sul ban di "Dead Space" e si è dimostrata una bufala. Il resto del discorso però rimane valido...

Nessun commento: