Sono queste le notizie che ti fanno ricordare che gli autori di fumetti non sono esseri immortali e che per quanto uno abbia una carriera enorme, alla fine si resta solo uomini.
L'otto maggio a Londra si è spento Carlos Trillo, ucciso da un malore fulminante che non gli ha lasciato scampo.
Non è che abbia molto da dire, è e resta uno dei miei pilastri fumettistici per quanto riguarda il fumetto seriale, quello che mi ha fatto ragionare prepotentemente sulle potenzialità del modo seriale di narrazione. Borderline, disegnato insieme all'immenso Risso, e Cybersix, disegnato con l'aimè anch'esso scomparso Carlos Meglia, restano i miei intimi capolavori personali. Quei fumetti che rileggo e rileggo ogni volta per ricordarmi quant'è bello il mezzo fumettistico.
Non ho mai avuto il piacere di conoscerlo ed a questo punto mai avrò. Non potrò mai dirgli che andavo dai negozi di libri usati per comprarmi le pacchete di Skorpio e Lancio Story per cercare le continuazioni di Cybersix, non sapendo che veniva anche pubblicato in monografico. Peccato, mi sarebbe piaciuto dirgli che mi ero innamorato davvero del personaggio di Cybersix e del fatto che questo suo dualismo sessuale avrebbe ispirato anche un fumetto che sto scrivendo non pensando a nessun mercato o casa editrice in particolare.
Non ho molto altro da dire. In giro ci sono blog tenuti da persone che lo conoscevano per davvero e che ci hanno anche collaborato. Questo voleva essere solo una piccola testimonianza di qualcuno che, se sta tentanto di fare buon fumetto, lo deve anche a Borderline, Cybersix e Chiara di Notte. Per cui
GRACIAS CARLOS POR TODOS LOS HISTORIETAS!
Carlos Trillo
(Buenos Aires, 1 maggio 1943 – Londra, 8 maggio 2011)
1 commento:
M'hai tolto le parole di bocca...
Posta un commento